santuario di re

Difficoltà:

E

Dislivello:

980 mt.

Sviluppo:

20,2 km.

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Pellegrinaggio al Santuario di Re

VERIGO 591 MT. - RE 710 MT.

Sentieri : M0a

Il pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Re, proposto da Open Trek, è un sentiero alternativo alla statale 337 della valle Vigezzo. Questo sentiero evita il traffico e lo smog della strada e soprattutto evita la nuova galleria, ambiente piuttosto sgradevole e pericoloso per pedoni e ciclisti. Per chi affronta il pellegrinaggio anche come un viaggio introspettivo, questo sentiero che attraversa splendidi boschi di castagno, pinete e piccoli paesini è senz'altro un valore aggiunto, oltre che una bellissima camminata. Da segnalare lungo il percorso la Chiesa di Coimo ( Sant' Ambrogio ), la Chiesa di Albogno ( San Michele Arcangelo edificata nel 1696 ), la Chiesa di Druogno ( San Silvestro ), la Chiesa di Malesco, oltre a numerose bellissime Cappelle.

 

Raggiunto il comune di Trontano si prosegue in auto sempre dritto costeggiando inizialmente la ferrovia della Vigezzina fino alla frazione di Verigo ( 591 mt. ) dove la strada finisce in un piccolo parcheggio ed inizia il sentiero che porta a Marone.

Si cammina seguendo il comodo sentiero in un bosco di castagni ed attraversando piccoli torrenti fino in località Marone dove il sentiero scende sul ponte che attraversa il fiume Melezzo, qui si percorre l'unico piccolo tratto di statale. Lasciato il ponte si segue la statale per pochi metri fino a raggiungere la strada sulla sinistra che sale a Mozio, da qui parte il sentiero per Coimo.

Arrivati a Coimo si attraversa tutto il paese fino alla Chiesa dove troviamo le indicazioni del sentiero che porta ad Albogno oppure quello per Sasseglio ( vedi anche Druogno - Coimo ) , qui la scelta stà a voi. Il sentiero per Albogno sale di circa 200 mt. di dislivello, mentre quello per Sasseglio è praticamente il piano.

Ad Albogno è possibile ammirare la vecchia Chiesa e, se seguite la strada fin sopra il paese ( pochi minuti di cammino ), avrete davanti a voi un bel panorama. Da Albogno si raggiunge Druogno seguendo dalla strada asfaltata oppure per il vecchio sentiero, mentre se arrivate da Sasseglio c'è solo la strada asfaltata. In entrambe i casi si arriva a Druogno dove all'incrocio sulla statale ( quello con il monumento della vecchietta e la capra ) davanti alla Chiesa, svolterete a destra percorrendo la statale in direzione Domodosssola e dopo pochi metri dopo, all' incrocio successivo, svolterete a sinistra, attraversato il passaggio a livello seguite le indicazioni per la pista ciclabile ( svoltando a sinistra ).

Nei pressi del capo da calcio e del circuito per l'educazione stradale inizia la pista ciclabile che seguirete fino a Santa Maria Maggiore e, sempre lungo la pineta, fino al ponte panoramico delle cascate dei Camini a Malesco.

Oltrepassate il ponte e seguite la strada che porta in paese quindi, arrivati in piazza, svoltate a destra e seguite la strada principale che sale verso la chiesa di Malesco. Dopo la chiesa, dove la strada fa una curva a gomito, svoltate a sinistra e camminando sulla strada in sasso raggiungete la piccola piazzetta con la fontana, qui svoltate a destra sulla via Roma e seguite la strada che scende verso la periferia del paese fino ad un incrocio con una cappelletta. Prendete la strada sulla destra che in pochi minuti vi porta all'inizio della pista ciclabile che unisce Malesco a Re. Questo è l'ultimo tratto e la pista ciclabile vi porterà direttamente al Santuario della Madonna di Re ed alla vostra meta finale.

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Informazioni

Difficoltà :

E

Dislivello :

980 mt.

Sviluppo :

20,2 km.

Tempo totale ore +/-:

7

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Buono

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

500/1000 mt.

Cat. sviluppo :

15/20 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.