Escursione da Arvogno al Blitz
ARVOGNO 1240 MT. - FORCOLA DI LARECCHIO 2146 MT.
Sentieri : GTA M25 - M21
L'escursione da Arvogno al Blitz in valle Vigezzo, nonostante non ci siano punti di particolare pericolo, è consigliata solo ad escursionisti esperti per la sua lunghezza di ben 20,5 Km., inoltre il sentiero in alcuni tratti è poco visibile. La fatica è largamente pagata dai panorami e dalla soddisfazione di portare a termine questa bellissima escursione "dietro le quinte" della valle Vigezzo che ci porterà attraverso ben 5 bocchette! Inutile sottolineare che un'auto andrà lasciata in località La Vasca nel comodo parcheggio davanti al rifugio.
Arrivati ad Arvogno si prosegue in auto fino al piccolo parcheggio sotto la funivia, consigliamo di lasciare l'auto qui e di scendere lungo la strada a piedi. Al termine della strada troviamo le prime indicazioni per l’alpe Verzasco o il lago Panelatte, ed inizia così una delle più lunghe scalinate presenti in val d'Ossola che ci porta all’alpe Verzasco a quota 1393 mt. a qui si seguono le indicazioni per l’alpe Villasco. Arrivati a Villasco a quota 1644 mt. si seguono le indicazioni per San Pantaleone passando per l’alpe I Motti a quota 1844 mt., arrivati alla Cappelletta del santo, a quota 1992 mt., il nostro percorso prevede di deviare a sinistra e raggiungere prima il lago Panelatte a quota 2062 mt. e poi la Forcola di Larecchio a quota 2146 mt. Questa deviazione, non necessaria, dà modo di godere dello splendido panorama dalla Forcola. Ritornati alla Cappelletta di San Pantaleone di seguono le indicazioni giallo rosse poste sul suo lato per la bocchetta del Ruggia, quindi si procede con un lungo traverso ed uno strappo finale per arrivare in bocchetta. Una volta raggiunta si scende all’alpe di Ruggia a quota 1888 mt. e si prosegue per la bocchetta di Muino passando per gli omonimi laghetti.
Arrivati in bocchetta a quota 1974 mt. e dopo aver ammirato il panorama si retrocede di alcuni passi e si prende il sentiero che sulla sinistra fa un lungo traverso, perdendo e poi riguadagnando molti metri di dislivello. E' possibile, prima di salire alla bocchetta, seguire le indicazioni del sentiero che taglia per i prati e si ricollega al sentiero che scende dalla bocchetta, limitando così il sali - scendi. Si arriva quindi alla Madonna del Rosario a quota 1995 mt. dalla quale è possibile prendere due sentieri, il primo alcuni metri prima della bocchetta della Cima svolta a sinistra ( ed è quello presente in questo percorso ), il secondo parte dopo la bocchetta sulla sinistra e deve essere cercato nel tratto iniziale perché poco visibile, poi diventa ben evidente e, percorrendo le montagne in cresta, porta alla bocchetta di S. Antonio.
Il primo sentiero invece prosegue in falso piano per poi scendere in una valletta proprio sotto la cima Sassone identificabile dalla croce, alcuni metri prima del segnavia in vernice ( giallo - rosso - giallo ) che porta all’alpe Isornia di Basso un sentiero non molto visibile si stacca sulla destra e sale sulla bocchetta che dobbiamo raggiungere. Dalla bocchetta parte un sentiero che porta in Località Ganda Rossa, purtroppo non è ben visibile e non è segnalato, inoltre le tracce delle capre possono indurre a seguire falsi sentieri. Nel caso l'importante è cercare di andare a fondo valle per riprendere il sentiero corretto. Si scende quindi nella valle perdendo molti metri di dislivello per poi risalire in comodi tornati fino alla bocchetta di Sant' Antonio a quota 1844 mt. Dalla bocchetta si segue il largo e ben segnato sentiero che porta all’alpe Cortignasco e che poi scende fino in località La Vasca.