pizzo giezza

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1150 mt.

Sviluppo:

13 km.

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Escursione Pizzo Giezza

S. BERNARDO 1620 MT. - PIZZO GIEZZA 2658 MT.

Sentieri : D08 - D99

L'escursione al Pizzo Giezza (2658 mt) in val Bognanco per la via normale non è particolarmente difficile, ma richiede un’ottima familiarità con l’ambiente montano. Il punto di partenza è la località S. Bernardo (1620 mt). 


Dopo aver parcheggiato l’auto nel comodo parcheggio nei pressi della cappelletta, si segue la strada sterrata fino a trovare, dopo poche decine di metri, l’indicazione per l’alpe Dorca. Si prosegue lungo la strada che scende, attraversa un fiume e risale. Dopo poco, nei pressi di un tornante, si trova un’ulteriore indicazione per l’alpe Dorca. Si imbocca il sentiero indicato. 
Il sentiero attraversa dolcemente il bosco, in breve si raggiunge l’alpe Casariola. La si supera continuando per l’alpe Dorca. 
Raggiunta l’alpe Dorca (1874 m), nei pressi del cartello indicante l’alpeggio, si sale sul pendio erboso a sinistra seguendo i rari omini di segnalazione. Si prosegue fino a incontrare il sentiero dei laghi, che si segue verso destra (in direzione dei laghi di Variola). Dopo poco, sul colle, si trova un masso con due grandi frecce rosse: una indica i laghi Variola, l’altra il Pizzo Giezza
Si segue quindi la direzione per il Pizzo Giezza. Qui, però, non c’è più un sentiero visibile da seguire, il manto erboso lascia spazio alle pietre. In questo tratto sono presenti bolli rossi su roccia. 
Occorre sempre seguire la direzione indicata dai bolli. I bolli sono, a volte, un po’ sbiaditi, ma sono presenti, quindi occorre procedere sempre cercandoli! A inizio stagione la presenza di nevai può rendere più difficile l’ascesa. In ogni caso, senza particolari difficoltà, seguendo i bolli, si raggiunge la vetta.

Per la discesa, la soluzione più semplice è ripercorrere l’itinerario di salita. In alternativa, è possibile scendere lungo la cresta, percorso che richiede però un’esperienza alpinistica. Si procede principalmente in cresta, superando una prima anticima (omino) fino a raggiungere una seconda anticima (omino). Subito dopo la discesa dalla cima del Giezza, all’inizio della cresta, si incontra una breve parete da affrontare con una semplice arrampicata (I-II grado). Sono presenti due spit in ottime condizioni. 
Si tratta di pochi metri. Superata questa difficoltà, si prosegue lungo la cresta fino alla seconda anticima, che non viene salita ma aggirata sulla sinistra fino a individuare, sul lato opposto, gli omini che indicano il crinale per la discesa. 

Questo è probabilmente il punto più critico, soprattutto in condizioni meteorologiche avverse (nebbia), poiché gli omini possono essere facilmente confusi con le pietre. Seguendo sempre la direzione degli omini, si giunge sul sentiero dei laghi nei pressi di un cartello. Da questo punto, si prosegue in direzione del primo dei laghi Paione

A un ulteriore bivio, è possibile scegliere se raggiungere il primo lago e poi scendere a S. Bernardo oppure scendere direttamente verso S. Bernardo. In entrambi i casi, sono presenti indicazioni.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1150 mt.

Sviluppo :

13 km.

Tempo totale ore +/-:

5

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Mappa:

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Si, ho letto la normativa sulla Privacy e l’accetto.

Cat. dislivello :

1000/1500 mt.

Cat. sviluppo :

10/15 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.