passo arnigo

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1200 mt.

Sviluppo:

15 km.

Escursione passo Arnigo

Bognanco 750 mt. - passo Arnigo 1990 mt.

Sentieri : D17

L'escursione al passo di Arnigo in val Bognanco, passando dal sentiero delle case abbandonate, si sviluppa su circa 15 km. e 1200 mt. di dislivello. Escursione al di fuori dai circuiti più turistici che porta a visitare la parte più "selvaggia" della val Bognanco, a tratti può ricordare la Val Grande. Il sentiero D17 che sale al passo purtroppo è scarsamente segnalato e la mancanza di cartelli complica l'escursione, per questo motivo è consigliata solo ad escursionisti esperti.


Si consiglia di lasciare l'auto a Bognanco dopo l'albergo Regina nel parcheggio sul tornante e seguire il sentiero delle case abbandonate che porta fino alla centrale di Picciola, subito dopo la centrale si trova il ponte che attraversa il torrente Bogna con le indicazioni per il passo d'Arnigo ed il sentiero dei Curt e Curtitt che sarà seguito per tutto il primo tratto.
Da subito il sentiero non si presenta molto bene ma è comunque ben visibile, e poco più avanti si unisce alla strada sterrata che arriva dalla centrale e porta all'alpe Forno, prossima meta dell'escursione. Si potrebbe anche seguire quest'ultima e non attraversare il Bogna alla centrale ma il guado a piedi potrebbe risultare poco pratico.
Arrivati all'alpe Forno ( 1083 mt. ) seguiamo le indicazioni per il passo ed il famigerato sentiero D17, inizia quindi la salita e l'avventura nella selvaggia val Bognanco, seguendo i rari bolli di vernice bianco/rosso ed una singolare presenza di segnalazioni arancioni ed azzurre.
Arrivati all'alpe Pianezza ( 1168 mt. ) troviamo poco sopra l'ultimo cartello utile. Si sale quindi nella bella faggeta seguendo il sentiero e senza mai perdere di vista i bolli di vernice, ad un certo punto troviamo la deviazione per l'alpe Motto segnalato con enfasi e spray arancione. Si prosegue sul sentiero che sale e porta all'alpe Garione ( 1634 mt. ). Nel mese di ottobre, nella bellissima conca che ospita l'alpeggio, si possono sentire, anche per tutto il giorno, i cervi in amore. Non è raro incontrarli.
Dall'alpe Garione il collegamento con il sentiero che sale al passo non è visibile e non bisogna seguire l'evidente sentiero che porta nei prati di fronte l'alpeggio oltre il torrente. Il sentiero corretto passa sotto il paravalange, appena sopra le baite, ed attraversa il torrente in direzione di un masso sopra un piccolo promontorio. Da qui sale il sentiero per il passo d'Arnigo ma le segnalazioni sono molto scarse ed a tratti quasi sparisce, occorre un minimo di orientamento per non perdere la traccia.
Poco prima di arrivare al passo troviamo le indicazioni per il sentiero D15 per l'alpe Scatta e, con un ultimo strappo, si arriva al passo d'Arnigo a quota 1990 mt. Dal passo, volendo, è possibile salire abbastanza agevolmente alla cima Camughera 2249 mt. dai ripidi prati.
Il rientro viene fatto per la stessa via, da valutare una deviazione per visitare l'alpe Motto ( merita la fatica ), per poi ritornare sul sentiero D17.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1200 mt.

Sviluppo :

15 km.

Tempo totale ore +/-:

6

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Mappa:

Come arrivare:

Meteo:

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T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

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Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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