veglia formazza

Difficoltà:

EE

Dislivello:

2370 mt.

Sviluppo:

39 km.

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Traversata Veglia - Formazza

PONTE CAMPO 1320 MT. - SCATTA MINOIA 2599 MT.

Sentieri : F10 - F99 - H99 - H98 - G99

La traversata dal Veglia alla Formazza è riservata ad escursionisti preparati ed esperti nel pianificare l'escursione. Lo sviluppo di ben 39 km. ed il dislivello di 2370 mt. non lasciano margine di errore, ad una media di circa 4 km/h occorrono 10 ore di cammino a passo sostenuto. Indispensabile lasciare una seconda auto a Canza ( in Formazza ) per il rientro.
Per gli amanti delle lunghe camminate in montagna questa è sicuramente una delle escursioni più belle delle Alpi e del nord Italia, da valutare un pernottamento a Devero o Crampiolo per concluderla comodamente in due giorni.

 

Si parte dal parcheggio di Ponte Campo a San Domenico di Varzo, il parcheggio è a pagamento ( ad oggi 3 euro al giorno ). Lasciata l'auto si sale all'alpe Veglia seguendo la strada sterrata oppure il sentiero che inizialmente taglia sui prati per poi ricollegarsi alla strada, arrivati sulla piana del Veglia il prossimo obiettivo è il passo di Valtendra a 2431 mt.
Esistono diverse strade per raggiungerlo, in questo caso abbiamo seguito il sentiero F99 in direzione Pian du Scricc, passando per l'alpeggio La Balma ( 1769mt. ) e Pian Sass Mor ( 2070 mt. ) per poi proseguire per il passo Valtendra a quota 2431 mt.
Si prosegue quindi per la Scatta d'Orogna ( 2461 mt. ) in direzione della bellissima val Buscagna, porta d'ingresso per il parco del Devero. Percorsa la val Buscagna per tutta la sua lunghezza si scende nella piana del Devero per poi risalire verso Crampiolo seguendo la comoda strada sterrata.
Raggiunto Crampiolo si consiglia di seguire il sentiero che da dietro le case, sulla destra, sale verso la "dighetta" ( H98 ) in direzione del passo della Scatta Minoia.
Si prosegue costeggiando il lago di Codelago in direzione dell'alpe Forno inferiore, raggiunto l'alpe Spygher ( 1901 mt. ) si prosegue sempre sul sentiero H98 dove troviamo le prime indicazione anche per il lago Vannino.
Arrivati all'alpe Forno inferiore a quota 2222 mt. inizia l'ultima salita per raggiungere la Scatta Minoia ( 2599 mt. ) ed il bivacco Ettore Conti, da qui inizia la lunga discesa verso Canza e l'ingresso in val Formazza.
Dalla Scatta Minoia si segue il sentiero G99 che, dopo aver attraversato l'alpe Curzalma ( 2279 mt. ), porta al lago Vannino ed al rifugio Margaroli. Dal rifugio si prosegue verso il Sagersboden costeggiando il torrente Vannino. Volendo da Sagersboden si può prendere la seggiovia che porta a Valdo, ammesso però che si riesca ad arrivare prima dell'orario di chiusura degli impianti... altrimenti si prosegue sulla strada sterrata fino al paese di Canza ( 1412 mt. ).
 
VARIANTI
All'alpe Veglia, al Devero ed al Vannino è possibile trovare rifugi dove pernottare, questa escursione può essere fatta in 2 o più giorni per godere a pieno della natura. È possibile fare la traversata anche in senso inverso.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

2370 mt.

Sviluppo :

39 km.

Tempo totale ore +/-:

12

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Mappa:

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

oltre 2000 mt.

Cat. sviluppo :

oltre 20 km.

Cat. Tempo :

8/12 ore.