beura - trontano

Difficoltà:

EE

Dislivello:

2350 mt.

Sviluppo:

15 km.

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Traversata Beura - Trontano

BEURA 400 MT. - TESTA DEL PARISE 2092 MT.

Sentieri : A20 - A16

La traversata Beura - Trontano è un'escursione che porta sulle creste della Val Grande e passa per le Scale di Pozzolo e Ragozzale scavate nella pietra molti anni fà. Nel complesso il sentiero è ben segnato a tratti meno evidente ma sempre individuabile, il consiglio è quello di fare l'escursione in due giorni sostando al rifugio alpe Pozzolo a quota 1640 mt. 
ATTENZIONE : non affrontate la traversata con leggerezza, è lunga e faticosa. Inutile ribadire che si deve prevedere di lasciare un'auto sulla strada che da Trontano porta a Parpinasca, la macchina può essere parcheggiata a Fajevo, da qui solamente i mezzi autorizzati possono procedere.

 

Arrivati a Beura si parcheggia l'auto nei pressi del municipio e, seguendo la stradina che passa sotto un arco, si prende la mulattiera per l’alpe Pozzolo, raggiungibile in circa 3,30 ore ( segnavia bianco - rosso ). La mulattiera sale con buona pendenza fino a raggiungere l’alpe Cresta a quota 450 mt., dalla quale con un lungo traverso si raggiunge l’alpe Fiesco a quota 600 mt. e, salendo in cresta, ci si inoltra nella faggeta e si raggiunge l’alpe Vaccareccia.
Dalla bella fontana scavata nel sasso parte il sentiero che dal bosco arriva all’alpe Prou Menga, da qui con pendenze più morbide si raggiunge l’alpe Provo a quota 1205 mt. e, con un ultimo strappo, si raggiunge il rifugio alpe Pozzolo a quota 1640 mt. 
Dal rifugio si segue il sentiero che porta alle baite alte dell’alpeggio, nei pressi della presa d'acqua protetta da una piccola costruzione in legno, si sale direttamente tra i larici seguendo gli ometti fino ad un crotto ( piccola valletta ) che si attraversa sulla destra per raggiungere le scalinate in pietra chiamate appunto Scale di Pozzolo
Raggiunta la cresta si segue il sentiero, non sempre evidente, che porta alla Punta Pozzolo a quota 2081 mt., si scende quindi sul crinale erboso e, restando sempre in cresta, si arriva alla Testa del Parise a quota 2092 mt.
Da qui si arriva sul Pizzo del Desen, questo tratto è molto panoramico e piuttosto esposto, ed anche se non presenta particolari difficoltà tecniche deve essere affrontato con prudenza, è possibile evitare la cresta passando sul versante della Val Grande viaggiando qualche metro più in basso. Dal Pizzo del Desen si raggiunge l’alpe Ragozzale a quota 1905 mt. ed il suo bivacco, nei pressi della piazzetta per l'elicottero parte il sentiero che porta alla Porta di Ragozzale ( 1940 mt. ) scendendo le Scale del Ragozzale si arriva sul versante Ossolano e seguendo il sentiero sulla destra si arriva all’alpe Menta a quota 1765 mt. 
Dall'alpeggio si prosegue per l’alpe Rina seguendo il sentiero che parte in falso piano ed evitando di seguire il sentiero che sale al Passo dei Tre Uomini. Dall’alpe Rina ( 1720 mt. ) il sentiero porta prima sotto la costa della Punta dei Pisoni per poi raggiungere con una breve salita l’alpe Nava a quota 1700 mt., prima di arrivare all'alpe si segue il sentiero che si abbassa e dopo aver incrociato quello che scende da Nava si prosegue per all’alpe Pieso a quota 1445 mt.
Da qui è possibile raggiungere Pieso, poi l’alpe Scarpia e scendere al rifugio di Parpinasca e quindi a Fajevo, oppure prima di arrivare a Pieso seguire il sentiero che scende nel vallone costeggiando il torrente fino ad incrociare la mulattiera che scende da Parpinasca.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

2350 mt.

Sviluppo :

15 km.

Tempo totale ore +/-:

10

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Assente

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

Il portale Open Trek nasce dalla collaborazione tra appassionati di trekking, per dare un servizio gratuito e quanto più possibile completo a tutti coloro che vogliono fare escursioni in Ossola e zone limitrofe. Nonostante il nostro ed il vostro impegno a controllare e aggiornare tutte le informazioni non possiamo garantire l'esattezza di quest' ultime. 

Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

oltre 2000 mt.

Cat. sviluppo :

10/15 km.

Cat. Tempo :

8/12 ore.