Alpe Lavazzero

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1400 mt.

Sviluppo:

14 km.

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Escursione alpe Lavazzero

BARZONA 688 MT. - ALPE LAVAZZERO 1964 MT.

Sentieri : B10

L'escursione all'alpe Lavazzero (1964 mt. ) da Barzona, in valle Anzasca, è piuttosto impegnativa, si attraversa la val Bianca con i suoi alpeggi abbandonati ed i suoi ripidi versanti e si sale fino alla conca che ospita l'alpe Lavazzero ed un piccolo laghetto. Il sentiero nella parte finale è poco evidente, ci sono alcuni tratti esposti da fare con cautela. 

 

Arrivati a Barzona ( 688 mt. ) si lascia l’auto nei pressi dell'oratorio e si segue il sentiero per il passo del Mottone, sviluppato inizialmente su mulattiera. Si oltrepassa l'alpe Pavù e dopo circa mezz’ora si arriva alla chiesa della Madonna del Sassello a quota 951 mt., qui si prende il sentiero sulla destra per l’alpe Lasino. Attenzione a non farvi ingannare dalle indicazioni per il Vallar, in quanto ce ne sono due.
Si entra quindi nella val Bianca in direzione dell’alpe Lasino a quota 1346 mt. attraversando una faggeta e poi costeggiando il rio val Bianca, arrivati all’alpeggio il sentiero che porta all’alpe Cortelancio a quota 1556 mt. è quasi introvabile. Si sale quindi dai pascoli dell’alpeggio fino a raggiungere la cima del Dosso, da dove è possibile avvistare l’alpeggio di Cortelancio.
Si procede quindi in direzione della meta, fino a raggiungere l’alpe Lavazzero ed il suo laghetto a quota 1964 mt.

 

VARIANTE
Dall’alpe Lavazzero è possibile raggiungere il passo Vallaretto ( 2121 mt. ) distante circa 1,5 km., oppure il passo del Mottone ( 2284 mt. ) a circa 2 km.

 

NOTA
Interessante la salita dalla valle Antrona passando per il passo del Mottone con rientro da Barzona.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1400 mt.

Sviluppo :

14 km.

Tempo totale ore +/-:

7

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Assente

Mappa:

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

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Per questo motivo il portale Open Trek non si assume nessuna responsabilità per danni o incidenti derivanti da informazioni non corrette, sbagliate o mal interpretate. Tutti i tempi e le descrizioni delle escursioni sono da considerarsi solo indicativi.

 

In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1000/1500 mt.

Cat. sviluppo :

10/15 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.