cima scaravini

Difficoltà:

EE

Dislivello:

1280 mt.

Sviluppo:

11,5 km

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Escursione Cima Scaravini

MASSIOLA 775 MT. - CIMA SCARAVINI 2115 MT.

Sentieri : Z08

Meno conosciuta di altre cime della Valstrona e meno frequentata del poco distante Monte Massone, l'escursione alla cima Scaravini (2115 mt) offre un panorama mozzafiato, a 360 gradi, dove è facile distinguere le cime della Valstrona e, oltre, la catena del Monte Rosa, le cime della Valgrande e, verso la pianura, il Mottarone e il lago d’Orta!

 

Il punto di partenza della nostra escursione è il paesino di Massiola (775 mt.), in Valstrona, raggiungibile in pochi chilometri dalla provinciale che attraversa la valle. All’arrivo si parcheggia a lato della strada, prima di entrare in paese. Quindi ci si incammina attraverso la viuzza centrale del paesino fino a trovare, sulla destra, un cartello che ci indica il sentiero Z08 e il tempo di 4h per la cima. Il sentiero incrocia molte volte la pista forestale che porta all’alpe Pero (1398 mt). Non sempre è facile trovare la continuazione del sentiero dall’altro lato della forestale. Se non lo si trova, si può sempre seguire la carrozzabile (a volte ci sono delle frecce in legno, gialle)!

Nel bellissimo bosco di faggi, comunque, il sentiero non è sempre visibile. I segni bianco-rossi ci sono ma sono un po’ sbiaditi. All’alpe Pero, seguendo i cartelli, si continua sul sentiero verso la cima che riprende a salire nel bosco. Ancora una volta, è facile perdere di vista i segni e il sentiero. In ogni caso, se anche si perdesse il sentiero, basta salire fino a sbucare oltre al bosco. A questo punto si vede bene, sulla destra, la cima Scaravini e si intuisce che basta risalire il pratone e raggiungere il crinale e proseguire in cresta fino alla cima. Così facendo, si trova certamente il sentiero che segue sulla cresta.

Il sentiero segue sempre sulla cresta scendendo qualche volta sulla sinistra per aggirare i tratti più rocciosi. Per il ritorno suggeriamo di ripetere il tratto di cresta fino alla Colma Bella dove un cartello indica, sulla sinistra, un sentiero che porta all’alpe Falchero. A questo punto, si prosegue verso l’alpe Falchero (si vede, proprio sotto la cima Scaravini) ma appena possibile si punta verso un'altra baita sottostante che si trova proprio prima del bosco. È l’alpe Garibaldi.

Dalla Colma Bella all’alpe Garibaldi non ci sono sentieri, ma si scende liberamente e facilmente su un pratone. All’alpe Garibaldi (1591 mt) un cartello indica un sentiero verso l’alpe Pero. Il sentiero, segnato, è bellissimo. Attraversa pianeggiante il bosco e, in breve, ci riporta all’alpe Pero da cui si può riprendere il sentiero dell’andata.

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Informazioni

Difficoltà :

EE

Dislivello :

1280 mt.

Sviluppo :

11,5 km

Tempo totale ore +/-:

6

Traccia GPS:

Segnale telefonico:

Scarso

Mappa:

Come arrivare:

Meteo:

T = Turistico

Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti e che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Si svolgono di solito sotto i 2000 metri. Richiedono una certa conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

 

E = Escursionistico

Itinerari che si volgono su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce di passaggio in terreno vario (pascoli, detriti, pietraie), di solito con segnalazioni; possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppano a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Possono svolgersi su pendii ripidi, dove tuttavia i tratti esposti sono in genere protetti o assicurati (cavi). Possono avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi né impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (scalette, pioli, cavi) che però non necessitano l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, moschettoni, ecc.). Richiedono un certo senso di orientamento, come pure una certa esperienza e conoscenza dell’ambiente alpino, allenamento alla camminata, oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Costituiscono la grande maggioranza dei percorsi escursionistici sulle montagne italiane.

 

EE = Escursionisti Esperti

Si tratta di itinerari generalmente segnalati ma che implicano una capacità di muoversi su terreni particolari. Sentieri o tracce su terreno impervio e infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, o misti di rocce ed erba, o di roccia e detriti). Terreno vario, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi, con lievi difficoltà tecniche (percorsi attrezzati, vie ferrate fra quelle di minore impegno). Rimangono invece esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e/o all’apparenza senza crepacci (perché il loro attraversamento richiederebbe l’uso della corda e della piccozza, nonché la conoscenza delle relative manovre di assicurazione. Necessitano: esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro e assenza di vertigini; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica adeguate. Per i percorsi attrezzati è inoltre necessario conoscere l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (moschettoni, dissipatore, imbragatura, cordini).

 

EEA = Escursionisti Esperti, con Attrezzature

Questa sigla si utilizza per certi percorsi attrezzati o vie ferrate, al fine di preavvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione.

 

Fonte CAI

COME LEGGERE I DATI

 

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In particolar modo il tempo indicato per l'escursione può variare sensibilmente in base alla forma fisica ed al meteo.

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Cat. dislivello :

1000/1500 mt.

Cat. sviluppo :

10/15 km.

Cat. Tempo :

4/8 ore.